Il decreto "Salva Casa" è ormai legge ed è pienamente operativo

Ma cosa prevede nello specifico il Decreto Salva Casa?

Il decreto introduce norme che riguardano i micro-appartamenti da 20 metri quadri, l’abitabilità dei sottotetti, le semplificazioni per i cambi di destinazione d’uso e le tolleranze costruttive, ovvero le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato, che possono arrivare fino al 6%.

Con il decreto “Salva Casa” si punta a snellire l’iter relativo alle piccole difformità edilizie, che spesso rappresentavano un ostacolo significativo per la regolarizzazione degli immobili. In particolare, il decreto introduce misure innovative per la semplificazione delle procedure di cambio di destinazione d’uso degli immobili.

Inoltre, il decreto prevede un aumento delle tolleranze costruttive, senza che ciò configuri una violazione edilizia nei seguenti termini (in relazione alla superficie utile):

  • 6% per appartamenti fino a 60 mq;
  • 5% per immobili da 60 a 100 mq;
  • 4% per unità immobiliari tra 100 e 300 mq;
  • 3% per unità immobiliari tra 300 e 500 mq;
  • 2% per unità immobiliari di dimensioni superiori a 500 mq.

Verande

Secondo il decreto “Salva Casa”, se la veranda è stata realizzata entro il 24 maggio 2024 e rientra nelle tolleranze costruttive sopra elencate, potrebbe essere sanata senza ulteriori complicazioni. È fondamentale verificare che le dimensioni della veranda non eccedano le percentuali di tolleranza stabilite.

Mini Alloggi

I monolocali di 20 metri quadrati diventano abitabili (la misura minima precedente era 28 mq) se occupati da una sola persona; in caso di due abitanti, il minimo scende dagli attuali 38 a 28 metri quadrati. Diminuisce inoltre l’altezza minima interna consentita, che passa da 2,70 a 2,40 metri.

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