Intervista esclusiva a Mattia Schirru, CEO di onOffice Italia sull'evoluzione del mercato e il ruolo dei portali immobiliari nei prossimi 5 anni
Nelle nostre interviste cerchiamo di informare tutto il pubblico, non solo le agenzie, quindi ti chiedo di spiegare con parole semplici cos’è onOffice
onOffice è innanzitutto un’azienda proptech, quindi una realtà nata con lo scopo di supportare gli agenti immobiliari attraverso la tecnologia. Siamo nati in Germania nel 2001 e oggi siamo presenti in 8 Paesi Europei con una soluzione software tutto-in-uno, che unisce l’efficienza di un gestionale immobiliare alle potenzialità di un CRM.Â
Uno dei punti di forza è costituito dalle automazioni, che rendono più semplice per l’agente immobiliare performare di più liberando il proprio tempo dalle mansioni lunghe e ripetitive, come la risposta alle decine (o centinaia) di e-mail che arrivano quotidianamente dai portali immobiliari.
La nostra principale mission è offrire un prodotto sempre all’avanguardia e di alta qualità , che si accompagni perfettamente alle esigenze di un mercato in continuo mutamento. Per questo abbiamo un’app mobile, per iOS e Android, che permette ai nostri clienti di lavorare comodamente ovunque, e rilasciamo inoltre aggiornamenti mensili che aggiungono funzionalità sempre nuove al nostro Software, come l’integrazione con WhatsApp o l’Intelligenza Artificiale generativa per la descrizione di immobili.Â
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Come può un’agenzia immobiliare migliorare utilizzando il vostro software?
Il miglioramento che i nostri clienti possono subito constatare utilizzando onOffice è un lavoro quotidiano più veloce ed efficiente. Il punto di forza del software è la capacità di essere un vero e proprio collaboratore virtuale che, 24 ore al giorno, svolge autonomamente compiti e processi che, in alternativa, dovrebbero essere svolti manualmente.Â
In breve, l’utilizzo di onOffice permette di avere più tempo a disposizione per le cose davvero importanti in un’agenzia, come le strategie di acquisizione immobiliare e la cura personale dei propri clienti.Â
Un altro vantaggio è sicuramente costituito dalla gestione centralizzata di clienti, immobili, posta elettronica e team, che in onOffice trovano posto all’interno di moduli dedicati e altamente personalizzabili.
Molti clienti, in effetti, trovano particolarmente utile la possibilità di avere tutto ciò che serve loro su un’unica piattaforma, un vantaggio anche in termini economici considerando che spesso le agenzie pagano diversi abbonamenti per gestire contatti, e-mail e le attività del team ad esempio.Â
Nell’ultimo periodo si sente sempre più spesso il termine AI. Quanto prenderà piede all’interno delle agenzie ed ovviamente negli annunci immobiliari?
L’Intelligenza Artificiale sta diventando sempre più rilevante nel settore immobiliare e questo è un dato di fatto: gli ultimi dati di JLL ad esempio, società di consulenza finanziaria specializzata nel real estate, ci dicono che gli agenti immobiliari considerano l’intelligenza artificiale come l’innovazione che avrà il maggiore impatto sul settore nei prossimi tre anni. Inoltre, l’85% delle società immobiliari ha dichiarato la volontà di aumentare i propri investimenti nella tecnologia nei prossimi anni.Â
In sostanza assistiamo a un vero e proprio cambio di mentalità , per cui l’innovazione digitale non viene più vista come un costo ma come un vero e proprio investimento strategico.Â
Rispetto agli annunci immobiliari, anche qui a mio avviso vedremo un cambiamento molto interessante. Ad esempio, l’intelligenza artificiale potrebbe essere impiegata dai portali immobiliari per analizzare dati di mercato, previsioni di prezzi, identificazione di trend e persino per personalizzare le proposte agli acquirenti.Â
A mio avviso non è troppo lontano un futuro in cui, grazie alle previsioni dell’IA, gli annunci immobiliari avranno testi, titoli e foto differenti in base a ciò che è più efficace per ogni utente, migliorando notevolmente le performance delle operazioni immobiliari, a beneficio di venditori, acquirenti e professionisti.Â
Voi siete nati in Germania, che differenze vedi tra i due mercati?
In generale le principali differenze tra due paesi come Italia e Germania sono, a mio avviso, principalmente culturali. Ad esempio, è noto che gli italiani sono tra i cittadini europei con il più alto tasso di case di proprietà (circa il 70%, secondo il Censis) mentre in Germania si preferisce l’affitto come soluzione abitativa. Il mercato si muove ovviamente di conseguenza, seguendo la mentalità e dunque le esigenze di quel paese.Â
Inoltre il tessuto economico italiano, con riferimento alle agenzie immobiliari, è costituito principalmente da PMI, una forma di società che spesso, proprio per le ridotte dimensioni, ha tendenzialmente meno fondi da investire per l’innovazione.Â
Non sorprende quindi che l’Italia risulti nelle classifiche uno degli stati europei maggiormente restio ai cambiamenti. Ad esempio, secondo il report DESI 2022 della Commissione Europea, l’Italia si posiziona solo al 18° posto quando si parla di digitalizzazione, stabilendosi sotto la media UE mentre la Germania, con un punteggio invece al di sopra della media europea, stacca il nostro paese di ben 5 posizioni.Â
Tuttavia anche in Italia le cose stanno lentamente cambiando: un rapporto Istat del 2021, svolto proprio sulle PMI italiane, rivela un livello base di intensità digitale del 60%, quattro punti percentuali sopra la media europea, evidenziando quindi una crescente propensione alla digitalizzazione nel nostro paese.
In generale la tecnologia è sempre più vista come un asset competitivo e l’interesse crescente degli imprenditori verso le nuove soluzioni digitali sta portando un cambiamento significativo anche in Italia.Â
Come immagini il ruolo dei classici portali nel mercato immobiliare tra 5 anni?
I portali immobiliari continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel mercato immobiliare, ma la tecnologia farà sì che l’approccio degli agenti immobiliari e dei fruitori delle piattaforme cambi nel tempo.Â
Ciò che farà la differenza, a mio avviso, è l’elemento umano e la capacità di personalizzazione. In un settore come quello immobiliare, dove la concorrenza è sempre più alta, l’attenzione alle esigenze del singolo può fare davvero la differenza.Â
In generale, ciò che sembra suggerire l’esperienza nel mercato è che la concorrenza tende a spingere verso l’innovazione con lo scopo di differenziarsi; in questo modo potremmo assistere quindi a un miglioramento delle funzionalità offerte ad esempio; si pensi all’uso di tecnologie immersive come la realtà virtuale e la realtà aumentata, soluzioni capaci di offrire un’esperienza più coinvolgente agli utenti, portando difatti a un nuovo livello la fruizione di queste piattaforme, a beneficio di utenti e professionisti.
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